Cifosi e lordosi: cosa fare

Cifosi e lordosi: cosa fare

- Categoria: Salute

Molto spesso, quando si sente parlare di cifosi e lordosi tante persone, erroneamente, associano queste due terminologie a delle patologie. In realtà, non è così. Cifosi e lordosi sono due curvature naturali del rachide. Quando si verifica una curvatura eccessiva è possibile dover intervenire per curarla.

Vediamo, quindi, le differenze e come curare i casi in cui si verificano.

Differenze principali tra cifosi e lordosi

Il nostro corpo è formato, a livello della schiena, da quattro naturali curvature, per la precisione due cifosi e due lordosi. La differenza tra queste due tipologie risiede, essenzialmente, nella forma che la curvatura stessa assume. Le cifosi sono caratterizzate da forma concava e si distinguono in dorsale e sacrale. Le lordosi hanno forma convessa e possono essere distinte in lombare e cervicale.

Come si buon ben capire da questa precisazione, la colonna vertebrale del corpo umano non è perfettamente dritta. È proprio questa specifica conformazione che ci consente di poter stazionare in maniera eretta. Inoltre, un’altra importante differenza tra cifosi e lordosi è che queste ultime sono molto più mobili e meno rigide

Conoscere questo dettaglio aiuta a distinguere la cifosi e la lordosi dalle problematiche che possono colpire la nostra colonna vertebrale, ovvero l’ipercifosi e l’iperlordosi. Queste due condizioni si verificano in caso di eccessiva curvatura delle due componenti.

Caratteristiche principali dell’ipercifosi

L’ipercifosi si verifica quando avviene una curvatura eccessiva delle cifosi, per l’appunto. La sua origine è riconducibile a diversi fattori: origine congenita, postura non corretta, anomalia alle vertebre (morbo di Scheuermann) e fattori legati all’età.

L’ipercifosi dorsale, detta anche patologica, spinge la curvatura verso l’esterno determinando la tipica gobba che contraddistingue le persone anziane. Chi presenta questa problematica non per forza ha un peggioramento della buona condizione di vita. L'allarmare deve scattare quando la curvatura oltrepassa i trentacinque gradi, si iniziano a presentare delle deformazioni a livello osseo e si patiscono dolori e senso di rigidezza.

Bisogna, quindi, distinguere quando si ha una semplice tendenza ipercifotica che può essere corretta con una giusta postura tramite appositi esercizi e sedute di fisioterapia.

Caratteristiche principali dell’iperlordosi

Nel caso dell’iperlordosi, invece, ci si riferisce principalmente a quella lombare. Quella che colpisce la zona cervicale rappresenta, solitamente, un fenomeno momentaneo che può essere causato da eventi comuni, come una semplice distorsione.

L’iperlordosi a livello lombare è una curvatura eccedente del rachide. Le manifestazioni, solitamente, sono il bacino spostato indietro (in modo evidente), l'innalzamento eccessivo dei glutei e la parte addominale protesa verso avanti.

Può presentarsi in concomitanza con ipercifosi e scoliosi. Inoltre, è considerabile come patologia se la curvatura supera i quaranta-cinquanta gradi Cobb.

Ma quali sono le principali cause che provocano l’iperlordosi? Innanzitutto, un eccesso di rigidità dei muscoli che compongono la zona dorsale. Inoltre, concorrono anche la poca forza nei muscoli dell’addome, il peso eccessivo e la gravidanza.

In questa situazione, i sintomi non sono gravi. Si può percepire formicolio nella zona delle braccia e fastidio nella parte lombare.

Come vengono diagnosticate ipercifosi e iperlordosi

Le due condizioni, appena descritte, possono essere diagnosticate mediate la visita di un medico specialista. Un aiuto arriva da una radiografie e, in casi rari, da una risonanza magnetica. Spesso, ipercifosi e iperlordosi non provocano dolore nel paziente e vi si può porre rimedio mediante dei facili esercizi che migliorano la postura.

L’intervento chirurgico è contemplato, per l’ipercifosi, soltanto quando viene identificata, in modo certo, una problematica che compromette l’apparato cardio-respiratorio. Nel caso dell’iperlordosi, invece, si interviene chirurgicamente soltanto se il paziente presenta anche una scoliosi di tipo strutturato.

Quali cure effettuare

Abbiamo visto quali sono i casi in cui intervenire tramite intervento chirurgico. In casi meno gravi, invece, si può ricorrere a degli appositi farmaci antinfiammatori che leniscono il dolore e in casi ancor più lievi basta eseguire alcuni esercizi specifici che danno più forza ai muscoli dorsali e addominali. In questo modo, il paziente potrà ripristinare un corretto bilanciamento fisiologico delle strutture spinali.

L’importanza di seguire una terapia di tipo conservativo

Quando nel paziente si verifica un'ipercifosi strutturata o un'iperlordosi legata a scoliosi, un ottimo rimedio è l’utilizzo di busti e corsetti. Se si utilizzano specifici modelli, i busti e i corsetti devono essere ricalibrati a seconda della progressione e si dovranno eseguire delle correzioni posturali specifiche.

Un modello di corsetto molto utile per queste problematiche è il K1 Posture Keeper Maglia Posturale Ekeep, richiamo dinamico dorsale per ipercifosi o dorso curvo. Questo corsetto aiuta il paziente a ristabilire una postura corretta in quando stimola un richiamo dinamico dorsale. Questo avviene grazie al rafforzamento dei muscoli estensori del tronco e l’attivazione di una risposta neurologica.

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