Metatarsalgia cause e sintomi
La metatarsalgia è un fastidio intenso che si distingue per un forte dolore in corrispondenza delle ossa metatarsali. Si tratta di un disturbo che ha origine a causa di alcune situazione che vedremo in questo articolo.
Che cos'è la metatarsalgia
La metatarsalgia è un dolore intenso all'avampiede, è di natura infiammatoria. Si tratta di una patologia abbastanza diffusa che può portare ad una limitazione piuttosto evidente del movimento e può essere causata da sovraccarico, infiammazione o neuropatia.
Questa malattia può colpire chiunque, senza distinzione alcuna di sesso o età. Ci sono però numerosi studi che dimostrano come la metatarsalgia è estremamente più comune nelle donne che tendono a indossare spesso scarpe con i tacchi. Altri soggetti che possono essere più predisposti a questa patologia sono le persone con obesità, artrite reumatoide o atleti che svolgono sport come le maratone.
Quali sono le cause della metatarsalgia
Nella stragrande maggioranza dei casi, la metatarsalgia è causata da più fattori. Raramente infatti questo fastidio può essere associato ad un un'unica causa. Vediamo quali sono le cause più frequenti della metatarsalgia:
- Attività fisica troppo intensa: è il tipico caso che riguarda gli atleti professionisti, che sono quindi soggetti ad un'attività fisica estremamente importante e intensa. Gli sportivi più colpiti dalla metatarsalgia sono quelli che praticano corsa, maratona, calcio, pallavolo e così via.
- Problemi congeniti ai piedi: molti pazienti colpiti da metatarsalgia hanno delle problematiche congenite che riguardano, ad esempio, il piede cavo o le dita a martello. In alcune situazione questa patologia può avere origine anche a causa dell'alluce valgo.
- Obesità: è naturale infatti che un peso corporeo eccessivo vada inevitabilmente a danneggiare gli arti inferiori, compresi quindi i piedi. Pertanto una condizione di obesità può dare slancio alla metatarsalgia, in quanto il soggetto tende a gravare su tutta la struttura inferiore, comprese ginocchia e articolazioni, a causa del proprio peso.
- Indossare scarpe sbagliate: come abbiamo detto in precedenza, una delle cause scatenanti della metatarsalgia è l fatto di indossare le scarpe con il tacco per periodi eccessivamente lunghi.
- Malattia di Freiberg: la malattia di Freiberg riguarda sostanzialmente la morte, detta necrosi, del tessuto dell'osso del metatarso. Si tratta di una causa estremamente comune correlata alla metatarsalgia
- Tumori ossei: altre cause della metatarsalgia possono essere i tumori ossei che si formano proprio nelle zone del piede.
Quali sono i sintomi della metatarsalgia
Ci sono molti sintomi che possono essere associati alla metatarsalgia, naturalmente quello principale è relativo ad un dolore molto intenso all'avampiede. Altri sintomi principali sono una marcata sensazione di bruciore, un drastico calo del dolore nel momento del riposo o, viceversa, un peggioramento in caso di attività fisica anche leggera.
I sintomi secondari solitamente possono essere la parestesia, lo sviluppo di uno o più calli, dita dei piedi che si accavallano, debolezza a livello muscolare e dolore in altre parti del corpo come la caviglia o l'anca.
Come viene diagnosticata la metatarsalgia
Prima di tutto, per diagnosticare correttamente la metatarsalgia, occorre procedere con l'anamnesi, un esame obiettivo passando poi con degli esami estremamente più specifici.
L'esame obiettivo serve al medico per individuare i sintomi che sente il paziente, avendo cura di raccogliere informazioni chiare e precise per procedere con una diagnosi iniziale. In secondo luogo il medico valuterà la situazione clinica del paziente, così da individuare l'eventuale presenza di patologie che possano in qualche modo favorire l'insorgenza della metatarsalgia.
Qualora sia fondato il sospetto della malattia è bene procedere con esami strumentali, solitamente si svolge una radiografia al piede, dopodiché si passerà ad un'ecografia al piede interessato. Altri esami sono la risonanza magnetica che è in grado di valutare lo stato delle cartilagini e dei legamenti. Infine si può procedere con degli esami ematochimici.
Come si cura la metatarsalgia
Il trattamento della metatarsalgia è di tipo conservativo, infatti si procede con un trattamento chirurgico solamente nei casi considerati più gravi e quindi meritevoli di un'attenzione diversa.
Sostanzialmente la terapia conservativa prevede il riposo del piede interessato, un miglioramento della dieta per un'alimentazione più sana e corretta, l'utilizzo di calzature specifiche o plantari. A tal proposito sul nostro sito, potete trovare prodotti professionali per coloro che soffrono di metatarsalgia.
Come abbiamo detto in precedenza, nei casi più gravi nei quali il trattamento conservativo non è in grado di sortire gli effetti sperati si procede con la chirurgia. Fortunatamente si tratta di un'operazione con tecnica mini invasiva e in anestesia locale dove vengono praticati dei piccoli fori. Al termine dell'operazione il paziente dovrà indossare una scarpa specifica per circa trenta giorni.
Bisogna inoltre sottolineare che l'intervento dura circa mezz'ora e non è doloroso. I tempi di recupero variano da soggetto a soggetto, ma il piede sarà completamente guarito nel giro di pochi mesi.