Cosa sono le faccette articolari e come proteggerle
Faccette articolari: cosa sono
Le faccette articolari sono strutture ossee vertebrali che svolgono la funzione di collegare le vertebre tra loro e permettere i movimenti di torsione e flessione della colonna vertebrale: non sono altro che quelle articolazioni a forma di alette che collegano la vertebra di sopra con quella di sotto, costituite da una cartilagine e da una membrana formata da un liquido lubrificante.
Quando in seguito a un trauma subito o a causa di episodi dolorosi che vengono individuati come artrite e pertanto si genera un danno a carico di questa cartilagine, avviene una sorta di "strofinamento" tra le superfici ossee dando inizio all'infiammazione e quindi l'insorgenza del dolore a livello cervicale e lombare.
Ma non solo, l'infiammazione a lungo andare farà sì che si creeranno dei "becchi ossei" tra le vertebre che andranno a comprimere i nervi.
La sindrome delle faccette articolari viene causata anche fisiologicamente dall'avanzare dell'età e dal sovraccarico funzionale della colonna, con l'aggravamento dovuto a vita sedentaria e sovrappeso.
Vediamo ora nel dettaglio le cause.
Le cause
Abbiamo quindi detto che a causa di forti traumi subiti o con l'avanzare dell'età si possono provocare dei crolli vertebrali e quindi l'infiammazione delle faccette vertebrali.
Esistono in ogni caso delle situazioni a rischio che a lungo andare possono portare a questa sindrome.
Persone che fanno un lavoro che richiede una prestazione fisica superiore alla norma, una prolungata stazione eretta, sollevamenti e torsioni ripetute, possono soffrire di mal di schiena provocato dall'infiammazione delle faccette articolari, come ad esempio:
- mansioni presso ristoranti (sia in cucina che in sala)
- magazzinieri; personale scolastico
- personale sanitario
- lavorare nell'edilizia
Ma anche atleti che praticano sport che vanno a sollecitare maggiormente la colonna vertebrale nel lungo termine possono soffrire di questa patologia. Se a questo uniamo purtroppo una situazione di sovrappeso e di vita sedentaria, il rischio di entrare in una fase cronica, c'è.
I sintomi
La sindrome delle faccette articolari può interessare il tratto cervicale o lombare.
Per quanto riguarda il tratto cervicale, il dolore si manifesta al collo e alle spalle con conseguente cefalea e limitazione nella torsione di queste parti del corpo.
A livello lombare, si avrà rigidità lombare e un dolore diffuso che coinvolge anche la coscia, la natica e durante l'inclinazione o torsione laterale della colonna. Il dolore si fa più intenso al risveglio la mattina. Spesso per proteggersi dal dolore che nelle fasi più acute può coinvolgere anche i nervi, viene assunta una postura scorretta e obbligata verso destra o sinistra e si ha problemi a stare in posizione eretta o seduta per un periodo prolungato.
Diagnosi
La diagnosi avviene attraverso una radiografia della colonna in 3 proiezioni che fornisce informazioni proprio riguarda la situazione delle faccette articolari, la TAC che integra la diagnosi relativamente alle strutture adiacenti; la NMR è utile per escludere patologie a livello del disco o di ernie ma la diagnosi vera e propria e quindi definitiva avviene attraverso un'iniezione a carico della faccetta interessata, composta da un miscuglio di antinfiammatorio e analgesico e se il dolore scompare, l'esito non può che essere confermato.
La terapia, le cure e come proteggerle
Generalmente, vengono somministrati dei farmaci antidolorifici e antinfiammatori che possono alleviare l'intensità del dolore. Ma a seconda della gravità della situazione, la fase successiva in caso di mancata guarigione sarà l'iniezione di steroidi direttamente nella faccetta articolare e nella peggiore delle ipotesi con un intervento chirurgico.
La fisioterapia in ogni caso è ritenuta fondamentale per migliorare la postura della colonna, per rinforzare i muscoli che la circondano e per renderla più flessibile. Durante le fasi acute, può essere di gran sollievo ricorrere anche a prodotti di ortopedia come collari e stabilizzatori cervicali.
I tempi di recupero sono molto soggettivi ma è possibile contribuire a un costante miglioramento, seguendo delle terapie riabilitative subito dopo eventuali trattamenti.
Come fare per proteggere le faccette articolari e prevenirne la sindrome ? Può essere possibile, cercando di correggere le nostre abitudini posturali riportandole verso una linea corretta ed evitare un sovraccarico lombare prolungato. L'attività fisica è sempre un supporto fondamentale perché tende a rinforzare la muscolatura posturale che sostiene la spina dorsale ed evitare quindi uno stile di vita sedentario.