La lombocruralgia
Se il dolore si irradia dalla schiena alla fascia interna della coscia, o anche a quella frontale, se addirittura è coinvolta la parte interna della gamba, siamo in presenza di una "lombocruralgia". Si chiama anche nevralgia crurale, o sciatica frontale; si differenzia dalla lombalgia perché il dolore non è circoscritto alla sola schiena, ma si estende lungo l’arto inferiore, interessando il nervo crurale.
Il nome di questa patologia comprende tre termini medici distinti: lombo (zona della schiena), crurale (la regione del femore e del nervo che scende lungo la gamba fino al piede) e algia (parola di origine greca che significa dolore). In sostanza, la lombocruralgia è una infiammazione che comprende tutte queste zone, una sorta di somma tra cruralgia e lombalgia. Se ne può sentir parlare anche con i termini di "lombosciatalgia", "sciatalgia" e "sciatica", meno precisi in quanto il dolore, in questo caso, interesserebbe il nervo sciatico e non quello crurale.
Le cause della lombocruralgia
Si possono dividere le cause della lombocruralgia in due categorie principali: quelle più comuni e quelle rare. La diagnosi di questa patologia è spesso ostacolata dalla presenza di sintomi che riportano ad altri tipi di infiammazioni ed è necessario uno screening molto accurato per individuarla e risalire alle cause, al fine di porvi rimedio. Gli specialisti, ortopedici e neurologi, ricorreranno a sistemi di diagnosi come radiografie, TAC, risonanza magnetica, elettromiografia.
Cause diffuse
- Traumi,
- ernia del disco intervertebrale,
- masse tumorali
- ematomi importanti,
possono causare compressione o irritazione del nervo crurale. Sono queste le cause più frequenti di lombocruralgia, e anche le più gravi.
Cause meno frequenti
- Fratture delle vertebre,
- osteoporosi,
- artrosi
- artrite reumatoide
- formazione di osteofiti (protuberanze ossee)
- stenosi vertebrale lombare (un anomalo restringimento del canale vertebrale),
Come prevenire la lombocruralgia
Prevenire la lombocruralgia è possibile solo in parte, proprio perché nella maggior parte dei casi si tratta della manifestazione in forma di sintomo, di patologie anche gravi. Se si escludono le gravi cause scatenanti, è bene, in linea generale, mantenere un buon tono muscolare, ricorrere allo stretching e altre tecniche (ad esempio lo Yoga) per mantenere l’elasticità dei muscoli, porre attenzione alla posizione in caso di sforzo per il sollevamento non gravando solo sulla schiena, mantenere sotto controllo il peso. Se si ha una tendenza a soffrire di lombocruralgia provocata da cattive abitudini posturali, può essere d'aiuto il ricorrere a cinture di sostegno lombare e altri presidi in grado di offrire sollievo alle vertebre lombari e al bacino.
Come curare la lombocruralgia
Ovviamente, nel caso di gravi patologie all’origine della lombocruralgia, si andrà in primo luogo ad intervenire sulle cause scatenanti.
Per quanto riguarda invece la terapia sintomatica, verranno prescritti inizialmente riposo e antinfiammatori. In seguito, quando la condizione di dolore acuto è regredita, si può contrastare la lombocruralgia anche con un trattamento specifico che prevede l'uso combinato di FREMS, TECAR e manipolazioni: vediamo cosa sono questi trattamenti specifici e a cosa serve utilizzare nella cura della lombocruralgia elettromedicali di nuova generazione combinati con la terapia manuale.
- Il metodo FREMS (Frequency Rhythmic Electrical Modulation System), è una elettro-stimolazione, indolore, utile nel trattamento dei dolori cosiddetti "neuropatici", originati cioè da compressioni e/o infiammazioni dei nervi periferici, senza lesioni di altri tessuti.
- Tecar-terapia (Trasferimento Energetico Capacitivo-Resistivo), si basa sulle radiofrequenze. Le onde radio generano calore il quale, indirizzato sulla parte dolorante per tessuti lesionati o semplicemente infiammati, ne stimolano la guarigione. La rigenerazione dei tessuti sarebbe proprio stimolata grazie all’effetto riscaldante delle onde radio, che fanno aumentare la microcircolazione e la vasodilatazione nella zona trattata.
L’obiettivo iniziale della terapia combinata è decomprimere il nervo crurale attraverso il metodo FREMS coadiuvato da Tecarterapia; liberare le tensioni muscolari della schiena favorendone la mobilità, per permettere alle manipolazioni vertebrali di aiutare il movimento senza dolore delle zone colpite.
In una fase subacuta o cronica è infatti di fondamentale importanza iniziare un allenamento funzionale e terapeutico, in modo che si possa passare in breve tempo dalla passività del lettino alla terapia attraverso esercizi attivi.
Gli esercizi per la lombocruralgia, da eseguire anche da soli a casa dopo le spiegazioni e le correzioni di postura indicate dal fisiatra e/o dal fisioterapista, sono i più semplici movimenti di decompressione dei dischi lombari. Quindi, sì a tutti quei movimenti che comportano l'allungamento dei muscoli lombari e della coscia, eseguiti anche con l'aiuto di semplici strumenti, come i cuscini cilindrici ortopedici per il sostegno e la riabilitazione della schiena e delle gambe.